venerdì 13 giugno 2025
Le potenziali applicazioni spaziano dagli umanoidi alle protesi avanzate e a settori come l'automotive e i soccorsi in situazioni di calamità
Realizzazione e test di un androide

Realizzazione e test di un androide - Taiki Ishikawa/Unsplash

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Androidi e percezione "attraverso i sensi", analoga a quella che hanno gli umani. Un tema di frontiera che affascina e continua a fare passi avanti. Rendere i robot, anche nelle fattezze, simili agli umani, una possibilità che un tempo veniva declinata solo nella letteratura fantascientifica, oggi sembra davvero un qualcosa di concreto.

In Gran Bretagna è stata sviluppata una pelle elettronica monomateriale altamente sensibile, durevole e a basso costo, capace di conferire ai robot un senso del tatto simile a quello umano. A farlo i ricercatori dell'Università di Cambridge e dell'University College London, UCL, tra cui David Hardman e Thomas George Thuruthel. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Science Robotics", presenta una pelle robotica flessibile e conduttiva che può essere modellata in forme complesse come un guanto per mani robotiche. Questa pelle elettronica funziona come un unico sensore multimodale, in grado di rilevare contemporaneamente diversi tipi di stimoli tattili, quali pressione, temperatura, tagli e più punti di contatto, attraverso oltre 860.000 minuscoli percorsi elettrici nel materiale. A differenza delle tecnologie precedenti, che richiedono sensori separati per ogni tipo di stimolo, questa soluzione integra tutto in un singolo materiale, semplificando la fabbricazione e aumentando la robustezza. Il materiale è un idrogel a base di gelatina, morbido, elastico e conduttivo, modellato a forma di mano umana e dotato di 32 elettrodi posizionati al polso.

I ricercatori hanno raccolto oltre 1,7 milioni di dati tattili durante test che includevano il tocco delicato, la pressione, l'esposizione a getti d'aria calda e persino tagli con bisturi. Questi dati sono stati utilizzati per addestrare modelli di apprendimento automatico che permettono alla pelle robotica di riconoscere e interpretare i diversi tipi di contatto in modo efficiente. Secondo gli autori, pur non raggiungendo ancora la sensibilità della pelle umana, questa tecnologia rappresenta un significativo passo avanti rispetto alle soluzioni esistenti, grazie alla sua flessibilità, facilità di produzione e capacità di calibrazione basata sul tocco umano. Le potenziali applicazioni spaziano dai robot umanoidi e protesi avanzate a settori come l'automotive e i soccorsi in situazioni di calamità.

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