venerdì 27 giugno 2025
Aspi ripercorre la storia della seconda autostrada d'Italia: quei 31,5 km fino al confine svizzero. Primo viaggio il 28 giugno 2025: fu il re Vittorio Emanuele III a bordo della sua Lancia Trikappa
La A9 alla dogana di Brogeda negli anni 70

La A9 alla dogana di Brogeda negli anni 70 - Foto archivio Aspi

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È passato un secolo da quando il re Vittorio Emanuele III, a bordo della sua Lancia Trikappa, inaugurò il primo viaggio, lungo l’autostrada A9, ramo della Milano-Laghi che compie proprio oggi 100 anni. Fu l’imprenditore Piero Puricelli ad aver l’idea, nel 1922, di una strada privata dedicata esclusivamente ai veicoli a motore, quando l’automobile era ancora un mezzo elitario ma in un’area ricca di attività e già tra i primi distretti produttivi d’Italia. L’autostrada nasce con una duplice esigenza: quella di unire i distretti produttivi di Milano e Varese e di collegare la città con le località turistiche di Como e il Lago Maggiore. Il tracciato della Milano-Laghi venne pensato per svilupparsi lungo tre direttrici: Milano-Varese (A8), Milano-Como (A9) e Sesto Calende (oggi questo collegamento è assicurato dalla diramazione Gallarate-Gattico, che unisce la A8 alla A26).


I lavori, iniziati ufficialmente alla fine del marzo 1923, vennero eseguiti dalla “Società Anonima Puricelli Strade e Cave” mentre l’autostrada Milano-Varese fu inaugurata il 21 settembre 1924 alla presenza di re Vittorio Emanuele III e costituì il primo esempio al mondo di strada a pedaggio riservata alle automobili. Allora il numero di auto in Italia non arrivava a 60.000, gli autocarri erano la metà e i pullman circa 2.500, contro un parco auto attuale di oltre 40 milioni di veicoli. A distanza di un anno dal taglio del nastro della A8 Milano-Varese, il 28 giugno 1925 venne inaugurata la diramazione da Lainate a Como e la successiva apertura del tratto Gallarate-Sesto Calende. Il tracciato, conosciuto oggi come Lainate-Como-Chiasso, misura complessivamente 31,5 km. Gli ultimi 8,5 km collegano Como e Chiasso e sono percorsi oggi quotidianamente da circa 20/25.000 veicoli su ciascuna direzione, con punte che toccano i 30.000 veicoli.


La A9 e sullo sfondo San Martino della Battaglia

La A9 e sullo sfondo San Martino della Battaglia - foto Archivio Aspi


Bisognerà poi attendere il 1963 per l’avvio della realizzazione del tronco finale, da Como al confine di Stato, per mano di “Autostrade” Concessioni e Costruzioni S.p.A. (costituita dall’IRI). Il raccordo venne aperto il 24 dicembre 1968 e il rimanente tratto di 2,7 chilometri, sino al valico di Brogeda, fu inaugurato il 1° dicembre 1971. Solo con l’apertura al traffico commerciale del piazzale di dogana avvenuta il 12 febbraio 1973, l’interconnessione della A9 Lainate-Chiasso con la rete autostradale svizzera, che collega oggi il cuore dell’Europa, da Amsterdam a Roma passando per Francoforte e Basilea, poté dirsi, di fatto, completata. I lavori per la costruzione dell’infrastruttura durarono quasi un decennio e furono realizzate 5 gallerie e 7 viadotti per un’estensione complesiva di oltre 3 km su un tracciato di 8,5. Il costo a consuntivo si rivelò particolarmente elevato: 13,6 miliardi di lire, pari a circa 1,6 miliardi di lire a chilometro.


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