giovedì 12 giugno 2025
Dal 1 Ottobre e fino al 15 aprile 2026 non potranno più circolare 1,3 milioni di veicoli nelle città maggiori: ecco le conseguenze, le multe e come evitare il blocco
Stop alle auto diesel Euro 5 al Nord: tutto quello che occorre sapere
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Lo stop alle auto diesel Euro 5 che scatterà in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna il prossimo 1° ottobre causerà un effetto tsunami sul mercato dell’automotive portando a enormi rincari dei prezzi delle autovetture a tutto danno degli automobilisti delle 4 regioni. Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, commentando le misure previste dal decreto che introduce il blocco dei veicoli Euro 5 alimentati a gasolio nei comuni con oltre 30.000 abitanti.

Nelle regioni interessate oltre 1,3 milioni di veicoli dal prossimo ottobre diventeranno “fuorilegge” e non potranno circolare nei giorni feriali all’interno dei grandi comuni, dalle 8.30 alle 18.30. Si tratta di auto non certo datate o obsolete, immatricolate tra il 2009 e il 2015, anno in cui si passò allo standard Euro 6. Un provvedimento che il ministro del Trasporti Salvini ha promesso di contrastare ma che, se confermato, vedrà il fermo di più di un milione di auto e veicoli commerciali fino al 15 aprile 2026 nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30. Ulteriori limitazioni ci saranno il prossimo anno, quando la data di inizio fermo sarà anticipata al 1° settembre.

Il blocco delle auto diesel Euro 5 è previsto dal decreto legge 12 settembre 2023, n. 121 recante «Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale» che impone alle Regioni del Bacino Padano misure severe contro l’inquinamento atmosferico, anche per rispondere alle infrazioni europee in corso contro l’Italia.

Le nuove misure porteranno ad una situazione di caos a danno degli automobilisti – denuncia l’associazione delle autocarrozzerie – La maggiore domanda di vetture “a norma” in grado di circolare nei comuni interessati farà schizzare alle stelle i prezzi dell’usato, e anche i listini del nuovo subiranno ritocchi al rialzo presso i concessionari. Un mercato quello dell’automotive già interessato da pesanti rincari legati al caro-energia: basti pensare che in Italia il prezzo di una automobile è passato da una media di circa 21mila euro del 2019 ai 29.300 del 2024, con una crescita del 39,5%.

Come capire se si può circolare

Occorre conoscere la classe ambientale a cui appartiene la propria auto utilizzando due strumenti. Il primo è la consultazione del sito internet ilportaledellautomobilista, collegandosi alla pagina «riconoscimento». Basta selezionare il veicolo e, digitando il numero di targa, si ottiene l’indicazione della categoria di omologazione a cui appartiene la propria auto. Un altro modo per scoprire la classe ambientale del proprio veicolo prevede la consultazione del libretto di circolazione. La nuova versione europea, obbligatoria dal novembre 1999, è divisa in 4 riquadri, ognuno dei quali con una identificazione numerica su sfondo blu, in alto a destra. Nel riquadro 2, al punto V.9, è specificato il numero del Regolamento comunitario sulla base del quale è stata omologata la vettura, ma una indicazione più chiara arriva dal riquadro 3, dove viene ripetuta la sigla del regolamento con l’informazione tra parentesi della «Classe Ambientale Euro» a cui appartiene il veicolo.

Le multe e come evitare il blocco

Circolare durante i giorni di stop potrebbe costare caro. Le multe vanno da 168 a 679 euro, a cui potrà aggiungersi la sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di recidiva. Chi utilizza poco l’auto può evitare il blocco installando il Move-In, un dispositivo che traccia gli spostamenti consentendo di percorrere solo un certo numero di chilometri all’anno. In sostanza, si tratta di una deroga chilometrica che permette ai proprietari di veicoli meno recenti di poter circolare senza blocchi orari o giornalieri. La messa in funzione avviene dopo l’installazione di un Gps sul veicolo che monitora i percorsi registrando i chilometri e se si supera il limite non si potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni fino alla scadenza del divieto.

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